Italia introduce il visto per nomadi digitali per lavoratori non UE a distanza

L’Italia ha aperto le sue porte ai nomadi digitali, offrendo loro l’opportunità di vivere e lavorare a distanza nel paese con un visto appena introdotto. Secondo quanto riportato da Euro News, il governo italiano definisce un nomade digitale come un cittadino di uno stato non appartenente all’Unione Europea “che svolge un’attività lavorativa altamente qualificata utilizzando strumenti tecnologici in grado di permettergli di lavorare a distanza, sia come lavoratore autonomo sia come collaboratore o dipendente di un’azienda, anche se non residente in Italia.”

È richiesto un salario annuo minimo di €28.000, insieme a una laurea o licenza professionale.

È necessaria la dimostrazione di sei mesi di esperienza lavorativa pertinente.

Sono richiesti anche la prova di un alloggio in Italia e la copertura sanitaria.

I familiari possono fare domanda, soggetta all’approvazione delle autorità locali.

Qual è il processo di candidatura per un visto per Nomadi Digitali:

Gli interessati dovrebbero fare domanda per il visto presso il consolato italiano nel loro paese di residenza.

Dopo l’approvazione, i candidati devono fare domanda per un permesso di soggiorno entro otto giorni dall’arrivo in Italia.

Processo di Selezione:

La decisione finale sui permessi per i familiari spetta alla questura italiana.