Foundation lancia Phantom MK‑1, il primo robot umanoide progettato per la guerra
Una startup di San Francisco ha scosso la Silicon Valley sfidando apertamente le norme etiche del settore, presentando, il primo robot umanoide progettato esplicitamente per applicazioni militari, come rivelato da un rapporto esclusivo di NewsNation.
Il robot, alto 5 piedi e 9 pollici e dal peso di 175 libbre, può trasportare carichi fino a 44 libbre e, secondo il CEO Sankaet Pathak, sarà presto equipaggiato con armi per operazioni sul campo. Durante una dimostrazione con CNET, Pathak ha confermato che “armarli con pistole” è un’opzione per applicazioni di “prima linea di difesa”.
Contratti militari già assicurati
Foundation ha già firmato contratti per 10 milioni di dollari con la Marina, l’Aeronautica e l’Esercito degli Stati Uniti, destinati a operazioni di logistica, manutenzione e pianificazione degli aeromobili. L’azienda prevede di produrre 10.000 unità entro il prossimo anno e cerca ulteriori accordi con il Dipartimento della Difesa.

“Il futuro della guerra sono i videogiochi nella vita reale,” ha dichiarato Pathak. “Nei prossimi 10 anni, i campi di battaglia vedranno prima entrare gli umanoidi, seguiti dagli esseri umani se necessario.”
Il co-fondatore Mike LeBlanc, ex Marine, ha descritto i robot come “spugne per proiettili al posto dei soldati,” sottolineando il loro ruolo come droni terrestri autonomi in grado di svolgere compiti pericolosi senza mettere a rischio vite umane.
Un approccio controverso
L’iniziativa di Foundation si discosta nettamente dalla posizione delle aziende leader di robotica. Tesla ha assicurato al governo cinese che i suoi robot Optimus non sarebbero stati utilizzati in ambito militare, mentre Figure AI ha esplicitamente escluso applicazioni belliche per i propri umanoidi. Anche Boston Dynamics e altre realtà del settore mantengono impegni simili.
Fondata nel 2024, la startup sta raccogliendo 100 milioni di dollari su una valutazione di 1 miliardo, con investimenti provenienti anche dai fondi sovrani degli Emirati Arabi Uniti. L’orientamento aggressivo verso il settore difensivo coincide con il raddoppio degli investimenti militari nella robotica, passati a 28 miliardi di dollari, creando forti pressioni sulle startup per trovare applicazioni redditizie oltre alla produzione industriale.
Nonostante le capacità autonome del Phantom MK‑1, Foundation garantisce che l’impiego delle armi rimarrà sotto il controllo umano, grazie a un sistema “human-in-the-loop” basato su visori VR, assicurando una supervisione diretta nelle operazioni più delicate.